PRIMO CONTATTO
Da oggi molte delle nostre recensioni saranno pubblicate con un’anticipazione che abbiamo denominato “Primo Contatto“. I nostri lettori potranno quindi avere le prime impressioni del gioco basate in seguito a una approfondita analisi del gioco. Lo scopo di questa “pre-recensione” è quello di fornire tempestivamente ai nostri lettori le nostre considerazioni sui giochi e allo stesso tempo discuterne insieme tramite l’apposito box dei commenti. Dopo questa piccola premessa, vi auguro una buona lettura con questo primo contatto dedicato a Mass Effect 3 redatto dal nostro Alessio Landolina.

Lorenzo Schirò

EMOZIONI EPICHE 
Mass Effect è una saga molto discussa negli ultimi anni, vuoi perché ha introdotto nel mondo dei videgiochi un nuovo approccio, vuoi perché conserva una trama particolare ed epica, o semplicemente perché mischia vari generi creando qualcosa di unico. Ora non sto qui a parlarvi di come si sono evolute le cose dal primo capitolo a oggi, che siamo arrivati al terzo, sono qui per esporre le mie prime impressioni su quello che dovrebbe essere il capitolo conclusivo di una serie unica come Mass Effect.

Mass Effect 3 comincia subito dopo le vicende del secondo episodio, in cui Shepard per via di cose, faceva parte dell’organizzazione di Cerberus e adesso si trova faccia a faccia in una situazione più grande di lui, della Terra e di tutta la galassia; I Razziatori. Come da tradizione, il gioco propone di importare il salvataggio del capitolo precedente, in modo da continuare ogni minimo particolare che è stato svolto, come le relazioni tra i personaggi e le scelte compiute. Il primo campanello d’allarme è suonato quando ho cercato di importare il salvataggio, nessun problema per quanto riguarda tutte le scelte che ho fatto nei primi due capitoli, il grattacapo è che il gioco non è in grado di riconoscere il viso del personaggio che mi ero creato nel primo, un bug che a detta di Bioware sarà presto risolto.

Il gioco in questione coinvolge il giocatore in scene in tempo reale epiche e a volte suggestive che potrebbero far scendere una lacrima ai fan affezionati, oppure farà salire la vostra adrenalina al limite, vi è la sensazione di allerta durante le fasi di combattimento, in quanto rispetto ai primi due ci vuole un po più di tattica, poiché alcuni nemici sono dotati di scudi che dovranno essere penetrati in determinati modi prima di eliminarli, anche le coperture in stile Gears Of War giocano un ruolo molto importante, come i poteri biotici e i vostri compagni scelti. Una cosa che mi ha fatto un po storcere il naso almeno nelle prime dieci ore di gioco, è che non c’è molta interattività nel parlare con i personaggi della Normandy, probabilmente le cose cambieranno con l’andare del tempo e continuando la storia. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, non c’è che dire, Bioware ha superato se stessa nel ricreare i modelli dei personaggi rendendoli il più realistici possibile, come anche le strutture e i luoghi visitati, sono ricreati in una maniera quasi maniacale. Il sonoro è da plauso, varia dalle classiche melodie Sci Fi futuristiche ad assoli di piano che rimarranno nella vostra testa per molto tempo. Con questo concludo le mie prime impressioni sul gioco, aspettatevi presto una corposa recensione di Mass Effect 3.