Kara, Quantic Dream rivoluzionerà il mondo video ludico?

Inserito il 14 marzo 2012 da videogamers

David Cage ha scelto la GDC2012 come teatro per la presentazione del nuovo engine creato dal suo team. Il video come tutti voi ben sapete mostra una catena di montaggio dove viene assemblato un drone dalle sembianze femminili. Kara, il nome di quest’automa dimostra subito di provare dei sentimenti; non è un robot come tutti gli altri, ha qualcosa di umano.

ATTORI REALI AL SERVIZIO DEL VIDEOGIOCO
Cage continua il suo percorso verso la ricerca del coinvolgimento emotivo nel videogioco e con questo video ha mostrato un engine grafico in tempo reale in cui è possibile rendersi conto dell’impressionante lavoro svolto nella creazione delle espressioni del volto e delle animazioni. La tecnologia utilizzata, la Full Performance Capture non è altro che un motion capture potenziato che consente di riprendere con delle telecamere le espressioni del volto e i movimenti del corpo di attori reali. Per realizzare quindi gli ideali di Cage servono attori in carne e ossa e dovranno saper recitare proprio come in un film. Un grande impegno poiché sono necessarie figure professionali con buone doti di recitazione. Dal punto di vista tecnico lo sforzo sarà ancora più notevole perché gli attori dovranno farsi riprendere in contemporanea da più di 60 telecamere e dovranno muoversi con dei particolari sensori che rilevano i movimenti del corpo e del volto. Il motore grafico dovrà quindi convertire tutto il lavoro di capture in grafica digitale foto realistica e con movenze reali nei minimi particolari, come un sorriso, un pianto o altre espressioni emotive. A questo punto viene da chiedersi: quanto sia veramente necessario dedicare tutti questi sforzi per ricreare fedelmente attori reali in versione digitale? Sarà un volto che esprime alla perfezione emozioni a far avvicinare al mondo videoludico nuovi giocatori?

Una momento del video in cui Kara prova pudore

HEAVY RAIN, DELUSIONE O NO?
Heavy Rain doveva essere supportato da numerose missioni aggiuntive, invece ci siamo ritrovati con un progetto che si è terminato dopo la pubblicazione della versione Move. Quantic Dream non poteva pubblicare altri episodi? Avremmo voluto più sostanza, qualcosa di nuovo invece di attendere lo stesso gioco con un nuovo sistema di controllo. In questa generazione di console, Sony con la sua PlayStation3 ha ospitato solo un titolo prodotto da Quantic Dream e in tutta sincerità è davvero poco! Con Heavy Rain, Cage è riuscito nell’intento di coinvolgere un’utenza più ampia? Ha raccontato una storia con contenuti adulti e ha ridotto all’osso l’interazione (dividendo il pubblico videoludico) ma non è riuscito a far avvicinare un nuovo pubblico al mondo dei videogiochi. Heavy Rain invece di entusiasmare i giocatori li ha delusi a causa della scarsa interattività e la sfida ridotta all’osso. Ammettiamolo, il videogioco è riuscito a divertirci ludicamente e a coinvolgerci emotivamente molto prima di Heavy Rain!

EMOZIONI INTERATTIVE
Il videogioco ci emoziona da anni e nella storia video ludica sono così tanti i giochi che hanno stimolato il nostro cuore che potremmo perdere il conto. I videogiochi ci hanno fatto piangere e ridere, ci hanno reso ansiosi e impauriti. Abbiamo amato i protagonisti, odiato gli antagonisti e ci siamo affezionati a numerosi personaggi. Abbiamo vissuto storie indimenticabili e allo stesso tempo abbiamo adorato interagire, esplorare, in parole povere giocare e renderci partecipi della storia. Molti di questi giochi sono riusciti a raggiungere gli obiettivi di Cage senza presentare grafica in alta definizione e senza curare nei minimi dettagli espressioni dei volti. Prendiamo in esame The Last Story, un titolo recente che riesce a coinvolgere e immedesimare molto più di Heavy Rain. The Last Story riesce a emozionare, commuovere e a farci sentire parte integrante della storia senza utilizzare nessuna delle tecnologie create da Quantic Dream. La caratterizzazione dei personaggi, le musiche, gli scenari e una storia appassionante rendono l’ultimo lavoro di Hironobu Sakaguchi un capolavoro da non perdere. E’ un gioco che equilibra alla perfezione interazione e narrazione e finché David Cage non riuscirà ad amalgamare ed equilibrare alla perfezione interazione e narrazione potrà rimanere sempre un visionario che proporrà film digitali (di cui non sentiamo il bisogno) che non riusciranno mai a coinvolgere nuovi giocatori e che continuerà a deludere l’intera comunità ludica.

Con quest’articolo non volevamo sminuire le grandi ambizioni di David Cage, ma volevamo esprimere e condividere con voi alcuni pareri nati dopo aver visualizzato la tech demo sviluppa da Quantic Dream. Attendiamo con ansia nuovi aggiornamenti e speriamo con tutto il cuore che il prossimo titolo sviluppato da Quantic Dream sia veramente ciò che il visionario Cage desidera realizzare e che ci “regali” emozioni molto più spesso.

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5 Comments For This Post

  1. Francesco Says:

    Azzo che figata! :-)

  2. Luca Aza Messina Says:

    una techdemo ottima, ora vogliamo il gioco :D e spero in una maggiore longevità rispetto a Heavy Rain.. :)

  3. Shinesephiroth Says:

    Un Progetto interessante ….vedremo in futuro se sarà lo stesso a titolo completo!!

  4. elfo Says:

    d’accordo con l’articolo…ma a me heavy rain mi ha dato tante emozioni anche se la giocabilitá é molto ridotta all’osso… ma è stato sicuramente un titolo unico nel suo genere.

  5. Lorenzo Schirò Says:

    Elfo, Heavy Rain ha saputo emozionare e coinvolgere tantissimo, ma David Cage non può solo dimostrare di saper realizzare dei motion capture game, deve coinvolgere anche dal punto di vista ludico. Finché non farà questo salto resterà semplicemente un visionario. Prendo come esempio Portal e Portal 2, zero video, 100% gioco ma vieni ugualmente e totalmente assorbita dal storia coinvolgendoti emotivamente molto di più di Heavy Rain!

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