Non ho avuto un’infanzia videoludica felice. Mentre gli altri possedevano il Sega io dovevo accontentarmi del Colecovision e se la maggior parte dei miei coetanei si divertiva con il Commodore io potevo usufruire di uno sconosciuto MSX 2. Giocavo spesso a casa degli amici con giochi che adoravo quali Green Beret, Ghost Busters o Sonic. Tra le altre cose mio fratello utilizzava l’MSX per il negozio e mi era persino vietato giocarci senza il suo permesso. Si da il caso però che me ne fregassi, ricordo che una volta riuscìì ad eliminare la password di sistema leggendo una sequenza di tasti dal libretto d’istruzioni in inglese. Avrò avuto una decina d’anni, massimo dodici.

Facciamo una pausa, voglio ora proporvi uno spunto per una riflessione: non è tutto diventato tutto troppo facile? Insomma, ho giocato a Street Fighter 4 e ho preso legnate a livello facile con i bot, non ho certo messo di lato il disco perché era troppo difficile… No, porco Nagash, ho continuato a giocarci finché il mio Dan (sarà sfigato ma è troppo divertente) non ha battuto quello stramaledetto boss! Voi lo fate? Beh, dalle mie vendite non direi. Vendo più Assassin’s Creed che Street Fighter. Sia chiaro, non voglio offendere il gioco del pusher che uccide i crociati, voglio solo descrivermi la mia esperienza.

Qualcuno mi presta il gioco per condividere la bellezza di sta roba, così metto il CD nella mia Xbox pensando di trovare un titolone. Inizio a giocare e dopo un po’ mi ritrovo davanti a dei paletti. Salto, ma niente, non riesco a premere i tasti con la tempistica giusta, è possibile che sia così scarso? Poi un pensiero mi balena nella mente: e se fosse tutto in automatico? Così tengo premuto il tasto et voilà, Altair si arrampica come se niente fosse. In ogni caso non mi fermo mai alle apparenze, così continuo a giocare finché non arrivo in un punto in cui, finalmente, si combatte. Il primo crociato lo uccido senza problemi, per un bug resta incastrato in un muretto! Gli altri mi massacrano, anche qui non premo i tasti nella giusta maniera e il fatto che, tenendoli premuti, prenda lo stesso bastonate quasi mi conforta. Poi mi viene l’intuizione, quella d’utilizzare il metodo “International Track & Field” (questa la capiranno solo i giocatori di vecchia scuola): mi metto a premere il tasto di attacco velocemente, senza far caso alla tempistica. Beh, volete sapere una cosa? Ho fatto una strage!

Tale problema non si pone solo in AC, quando ho provato in anteprima Prototype per PC ho tenuto premuto il tasto avanti e il personaggio ha scalato un palazzo!

Dico, ho criticato apertamente Resident Evil, suscitando una marea di polemiche, ma almeno lì un po’ di sfida c’è, devi stare attento sparando addirittura alle armi che gli avversari ti lanciano, com’è piuttosto che questi giochi stravendono? E parliamo di giochi studiati per gente adulta, non certo per ragazzini di dodici anni! Cosa damine ero ai miei tempi, un genio? Ci sono mamme che mi hanno riportato indietro uno Zelda perché lo ritengono “troppo complicato”. LO ZELDA! Se giocavano a New Zeland Story che facevano, s’impiccavano?

No, forse no, non ero così speciale. Sarà perché vedevo giocare altri quattordicenni a Cabal da soli, sarà perché i cabinati dei picchiaduro erano settati tutti a livello difficile, sarà perché vi erano titoli come Alone in The Dark dove, alla prima partita, si moriva chissà quante volte!

Si ok, ogni tanto esce qualcosa di tosto, ma sono casi sporadici, quelli che vendono sono sempre gli stessi: Pro Evolution, Call of Duty (e anche qui non venitemi a dire che è difficile, Doom era difficile) e Assassin’s Creed! Perché li volete voi, perché li comprate ad occhi chiusi. Quanti di voi rinuncerebbero ad un Prototype per un Portal 2? Quanti lascerebbero nello scaffale, pur non avendo l’online, un Battlefield per un House of Dead? E quanti se ne infischierebbero di un GTA per un No More Heroes?

Io spesso lo faccio. Ho rinunciato a Skyrim per Dungeon Siege 3, un giochino certo, ma molto più divertente (almeno per me). Ci sono video assurdi riguardanti Skyrim, leopardi che volano, cavalli che camminano in groppa ai draghi… Per non parlare dei bug che non ti permettono di giocare (come quello dei salvataggi). Dungeon Siege non ne ha.

“Grazie alla patata, l’intera mappa di gioco sarà grande un ventesimo di quella Skyrim” – direte voi. E allora? Mi basta. Perché io gioco per divertirmi e non ci penso due volte a schifare un titolo di cui non mi frega nulla.

Sarei proprio curioso di sapere qual’è il prossimo titolo che acquisterete e se lo fate “perché li avete tutti” o semplicemente perché v’ispira.

Davanti al figlio, classico ragazzino viziato che sembra posseduto, una madre mi chiede: “Senti, fai una cosa, digli di smetterla. Se lo sgridi tu la finisce”

Dico sorridendo al bimbo: “Ah, non si fa” e questi scoppia a piangere!

“No, l’hai fatto piangere!”

“Ma me l’ha detto lei!”

“Si, vabbé, sai com’è, è sensibile…”